Nessun titolo potrebbe essere più indicato di quello scelto da SàndorMàrai per il suo bellissimo romanzo, “le braci”, perché come dicono le sue parole“solo le passioni vivono e bruciano e chiedono vendetta al cielo”.
I due personaggi principali dell’opera, Konrad ed Henrik, si ritrovano ormai anziani nella lussuosa dimora del primo, dopo quarantuno anni, non per un semplice saluto ma per dare una spiegazione ai fatti che li hanno tormentati, per rendere giustizia alla memoria di Kriszina, la moglie defunta del primo. La dura verità che lega i due protagonisti li fa ardere nell’animo, per l’appunto, come le braci, mentre fuori incalzano le rughe e la nostalgia di un passato lontano.
Secondo il mio punto di vista: Il romanzo di Sàndor Marài è un libro che ci fa vivere di attesa: durante la lettura ero curioso di scoprire la realtà dei fatti che legavano Konrad, Henrik e Kriszina, verità legata ad un profondo segreto celato nel passato. Così, mentre cresceva in me il desiderio di svelare il mistero, l’autore con una scrittura lenta ma scorrevole, mi ha donato il piacere della lettura parimenti lenta, ma che non annoia. Pur non trattandosi di un giallo, il romanzo mi ha coinvolto con la stessa intensità.
L’autore ci aiuta a riflettere su una grande verità: da un lato le passioni
sono il motore del mondo, per il desiderio d’amore o di vendetta si può arrivare
ad uccidere o perdonare; dall’altro il rancore può tenere in vita le persone
per più di quarant’anni, senza che mai le stesse pensino alla morte.
Ascoltando “Fantaisie Polonaise” di Chopin dell’inizio del Novecento, esattamente
come i protagonisti di Marài, ho immaginato ogni dettaglio descritto nel
romanzo e mi sono sinceramente emozionato.
La storia scorre lenta, l’autore dona ampio spazio alla descrizione di paesaggi
e dei dettagli, cercando di arricchire la narrazione solamente nella seconda
parte del testo, quando si evince il motivo della visita di Henrik al generale.
Da quel momento in poi la penna di Màrai scorre più rapida, con una descrizione
dei fatti incalzante e sempre più introspettiva, come se volesse sottolineare
il tormento ed il rancore del suo Konrad, fino alla fine.
Conclusioni: Il
testo in esame è un’opera unica, se pensiamo solamente al periodo storico in
cui fu scritto. Passano i secoli, ma le emozioni più forti non cambieranno mai.
Màrai è stato talmente bravo a descrivere i sentimenti
di un uomo, che anche chi legge il testo a distanza di un secolo si immedesima
perfettamente nell’umanità dei suoi personaggi e rendono il testo sempre
attuale.
Mi sento vivamente di consigliare questo libro, il linguaggio non è
particolarmente complesso o forbito, pertanto può essere letto da chiunque.
- “La vita è tutto un dovere, bisogna sopportare anche la musica. Non ci
si può mostrare annoiati davanti ad una signora”;
- “Qual era il significato di questo potere? In ogni rapporto di potere
esiste sempre un lieve, quasi impercettibile disprezzo nei confronti di colui
che dominiamo. Siamo in grado di dominare interamente l’altro solo se giungiamo
a conoscere, a capire e a disprezzare con molto tatto chi è costretto a
piegarsi a noi;
- “Pronunciare il nome Vienna era come far vibrare quel diapason. Osservavo
la persona con cui stavo parlando per vedere come reagiva. Era il mio modo di
mettere le persone alla prova. Chi non aveva alcuna reazione non faceva al caso
mio. Perché Vienna non è soltanto una città, il suo nome ha un suono che alcuni
sentono vibrare in fondo all’anima per sempre e altri no. E’ stata la cosa più
bella della mia vita”;
- “Sono estremamente rare le persone le cui persone coincidono alla
perfezione con la realtà della loro vita. Forse è il fenomeno più raro che
esista al mondo”;
- “Le due vite fluivano assieme, con lo stesso lento ritmo vitale dei
corpi molto anziani. Si conoscevano a fondo, più di quanto si conoscano madre e
figlio, più di due coniugi. La comunione che univa i loro corpi era più intima
di qualsiasi altro vincolo”
Dettagli sull’edizione italiana:
La copertina: Flessibile
Titolo: Le Braci
Autore: Sàndor Màrai
Lingua: Italiano
Formato: tascabile
Casa Editrice: Gli adelphi
Data di pubbl.: 2018
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 181
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