lunedì 26 ottobre 2020

intervista a Veronica Di Perna autrice del libro futuro anteriore me...


Nel seguente video è possibile visionare la mia intervista integrale a Veronica di Perna, autrice del libro "Futuro anteriore" memoria di uno sconosciuto.
L'autrice mi ha raccontato come è nato il libro, scritto durante il periodo del lockdown a marzo del 2020, insieme abbiamo trascorso mezzora in modo scorrevole e piacevole, svelando moltissimi dettagli iniziando dalla copertina del libro fino alla scelta di non suddividere in capitoli il testo.
Buona visione.


sabato 24 ottobre 2020

Recensione di Riccardino di Andrea Camilleri

Era il 17 luglio del 2019 quando a Roma, il creatore del commissario più apprezzato e seguito dalla televisione, ci lasciava, consegnando all’umanità le sue opere letterarie. 
Uno scrittore che da sempre ha vissuto un rapporto burrascoso con il suo “commissario Montalbano”, perché lui voleva essere ricordato anche per altre sue opere.
La Sellerio Editore ha pubblicato due testi dello stesso “Riccardino”, un libro fa fede all’originale del 2005, mentre l’altro è una versione più aggiornata in “lingua vigatese o siculo stretto” del 2020, già dalla prefazione del libro si evince la grande amicizia fra Elvira Sellerio ed il maestro Andrea Camilleri, in effetti, se quanto riportato corrisponde a verità, la Sellerio Editore custodisce le ultime volontà del padre del commissario Montalbano.
Il testo inizia con una telefonata misteriosa ricevuta dal commissario Montalbano nella notte, da un certo “Riccardino” un attimo prima del suo omicidio, poche pagine dopo gli amici di “Riccadino Lopresti” saranno interrogati dallo stesso commissario, poiché furono gli ultimi a vedere e sentire la vittima.
Dalle indagini emergono numerosi particolari che legano gli amici: Alfonso Licausi, Gaspare Bonanno e Mario Liotta con l’assassinio di Lopresti, non mancano numerosi colpi di scena e personaggi bizzarri come la chiromante “Tina Macca”, ovviamente chi ha letto le precedenti indagini del commissario Montalbano e seguito la serie televisiva personaggi come: Fabio, Mimi Augello, Galluzzo e Catarella, gli saranno familiari.

Secondo il mio punto di vista: scrivere una recensione su questo libro non è per nulla facile, infatti, da una parte bisogna considerare che durante il racconto emergono le numerose intromissioni del suo autore per dialogare con lo stesso commissario Montalbano, dove per la prima volta il suo creatore cerca di guidare la sua stessa creatura nella risoluzione del caso. Per tale motivo il lettore avrà la strana sensazione che la trama segue un filo logico del tutto casuale come se non fosse scritta da Camilleri ma dal commissario Montalbano, quindi tale rapporto odio et amo fra il suo autore e personaggio appare senza ombra di dubbio fra le pagine del libro.
La scelta della lingua in “vigatese o in siculo stretto” può apparire bizzarra ed estranea ad un non siciliano, comprese alcune espressioni tipiche della “sicilianità”, io stesso mi sono dovuto concentrare per leggere il testo per comprendere ogni sua espressione e significato.
La trama, al pari degli altri testi è molto articolata e appassionante, ovviamente, in pieno stile Camilleri, il lettore è talmente preso dalla lettura da voler svelare sia il rapporto fra il commissario Montalbano ed il suo autore, sia la risoluzione dell’indagine e l'arresto dei suoi responsabili.
Attenzione c’è da fare una precisazione, tempo fa leggendo “a ciascuno il suo” di Leonardo Sciascia, nell’introduzione del testo editore Adelphi, vi era una lettera di Italo Calvino, sostenendo che nella cultura siciliana il giallo non esistesse, motivo per cui per i siciliani il giallo non è un giallo.
Fatta tale premessa, “Riccardino” per certi versi potrebbe rientrare nel genere giallo, poliziesco, ma dall’altra parte non si può escludere che certi avvenimenti, di lupara bianca, di omertà, di sospetto, in Sicilia avvengono da sempre: i siciliani rimangono uomini d’onore ma diffidenti e con una visione del mondo che può sembrare tipica di un poliziotto, allora questo spiega perché in realtà la sicilianità è un modo di vivere e percepire i fatti.
Infine ultimo punto che mi preme evidenziare è lo stato d’animo di Camilleri al tempo in cui fu scritto questo testo, l’autore appare stanco, sente il peso dell’età, questo si riflette sulla sua creatura, che al confronto con il dinamico e brillante commissario della serie televisiva, appare stanco anche lui.

Conclusioni: sicuramente per chi ha letto le altre avventure del commissario Montalbano, saprà cogliere con occhi più esperti la differenza con il Montalbano di “Riccardino”, definito da molti un personaggio irriconoscibile, bisogna da ultimo considerare le intromissioni di Camilleri nei dialoghi con con il suo personaggio, al solo fine di riordinare le file dei pensieri confusi del suo protagonista, anche se poi la storia scorre naturalmente con una piega tutta sua.
Tuttavia, “Riccardino” potrebbe essere il primo oppure l’ultimo dei libri di Camilleri in mano ad un lettore, perché nell’insieme, allo stile, alla trama, alle parole usate, all’originalità e al genio, rendono questo libro un opera unica.


Vi lascio con alcune curiosità e frasi estratte da questo splendido libro: 

  • “Ha detto che quel giovane ferma un carro armato.   
    Ma il giovane in realtà non è in grado di fermare niente e il carro armato non potrebbe fermarsi da solo. Il carro armato viene fermato dal soldato che ne è alla guida è che noi non vediamo perché è all’interno del suo mezzo.
    Ecco, a me interessa questo soldato invisibile ma esistente che in quel momento, disubbidendo a un ordine ricevuto, compie un atto di coraggio almeno pari a quello del giovane dritto e fermo di coraggio almeno pari a quello del giovane dritto e fermo davanti al suo carro armato.”;

  • “Salvo, la facenna sta completamenti arriversa. Sono io che informo te, e non capisco perché ti ostini a credere che sei tu a informare me. Questa storia di Riccardino io la sto scrivendo mentre tu la stai vivendo, tutto qua”;

  •  In copertina c’è il giocoliere di Pippo Rizzo artista futurista siciliano;

  • Per chi volesse leggere ulteriori approfondimenti sul testo può visionare il seguente link:
    https://www.sistemacritico.it/2020/07/22/riccardino-lultimo-montalbano/ 

  • A questo link: https://www.lasiciliadimontalbano.com/wp/?p=2676
    è possibile vistare un tour virtuale alla scoperta dei luoghi, delle tradizioni, del folklore della Sicilia vista nella fiction Il Commissario Montalbano.;

  • Le 3109 parolacce usate da Montalbano, al seguente link: https://www.parolacce.org/2020/09/06/statistiche-turpiloquio-montalbano/  

Dettagli sull’edizione italiana:

La copertina: versione copertina flessibile
Titolo: Riccardino
Autore: Andrea Camilleri
Lingua: Italiano
Collana: edizione speciale fuori collana
Data di pubbl.: Luglio 2020
Casa Editrice: Sellerio editore
Genere: Thriller
Pagine: 292

 

Un ricordo di Andrea Camilleri a Unomattina

 


Vi lascio con un video che mostra e custodisce un ricordo di Andrea Camilleri, mandato in onda da Unomattina

mercoledì 21 ottobre 2020

video intervista con Giusy Laganà e Jacopo Zonca autore del libro il mondo è un'altra cosa



Insieme a Giusy Laganà del Blog Viaggi Letterari, abbiamo intervistato a Jacopo Zonca autore del libro "il mondo è un'altra cosa" della casa editrice Epika Edizioni.
Discussione è stata piacevole poiché abbiamo affrontato insieme al suo autore delle brevi osservazioni, considerazioni sulla forma narrativa breve e sul romanzo lungo.
Vi auguro una buona visione.

domenica 11 ottobre 2020

Recensione di: futuro anteriore di Veronica Di Perna

Avete presente quel film con Gwyneth Paltrow, ed in particolare la scena vista da diverse angolazioni calata in una corsa contro il tempo? Forse avete già capito, proprio quella, mentre la protagonista corre alla fermata della metro, arriva al convoglio, batte veemente le mani sul vetro, ma le porte rimangono chiuse? 
Sicuramente avrete indovinato, ne sono certo! In tale occasione, il regista Peter Howitt, ci regala l’emozione di due destini differenti, un po’ come accade a Teresa, la giovane donna, protagonista del romanzo di esordio di Veronica Di Perna, uscito lo scorso 29 Luglio.
La donna perde il treno che l’avrebbe dovuta portare ad un importante colloquio di lavoro, ovvero, un’irripetibile opportunità professionale, quella da sempre sognata e mai realizzata.
Esattamente come per il film Sliding Doors, mai tale occasione fu più propiziatoria per Teresa, perché durante l’attesa del convoglio successivo, conoscerà un uomo, saggio, accogliente, profondo e comprensivo, uno sconosciuto, la cui identità surreale le consegnerà tutte le riposte alle questioni che da sempre tormentano la sua vita. Ecco che un treno perso in compagnia della persona giusta può trasformarsi in una grande opportunità di crescita e di rinascita, oltre che di cambiamento. 
Allora, se la donna narrata da Veronica Di Perna avesse preso il treno, magari molte questioni della sua vita sarebbero rimaste irrisolte per sempre, questioni legate alla sua persona ed alle sue convinzioni? Sarà stato l’intervento del destino, o la sua bramosia di risposte che le ha finalmente consegnato il giusto coraggio di scegliere?

Secondo il mio punto di vista: il libro esteticamente è molto attraente, in particolare ho apprezzato il colore azzurrino per la quarta di copertina. Una narrazione accattivante basata interamente sulla seduzione del dubbio, deducibile già dall'immagine in copertina. Un romanzo a sfondo psicologico che offre al lettore insegnamenti, spunti di riflessione, nuove consapevolezze, un tempo di attesa che si trasformerà in una pausa alla scoperta di sé. Attraverso la guida di quest'uomo misterioso, la storia di Teresa è un po' la storia di tutti noi.
Il libro è molto più di un semplice romanzo, lascia letteralmente il segno, smuove l’animo del lettore e rimuove molti dei suoi blocchi invisibili.
È un incredibile viaggio, un percorso verso la capacità di un vivere con leggerezza, non con superficialità, ma senza macigni sul cuore, o trappole nella mente.
Tuttavia, i temi trattati sono semplici, intuitivi ma per nulla scontati.
Il romanzo scorre veloce, tra dialoghi e prese di consapevolezze, lo stile letterario è piacevole.
Non ho molto apprezzato la scelta dell’autrice di non suddividere il manoscritto in capitoli.
L’assenza di pause e la divisione in più parti del romanzo, che va dritto spedito fino alla fine, non permette al lettore di prendere fiato. O forse, l’intento dell’autrice, è proprio questo!

Conclusioni: il romanzo di Veronica Di Perna, ha uno stile forbito ed elegante, ma che mantiene un linguaggio semplice e comprensibile proprio a tutti. Le perle di buon senso e le riflessioni sulla vita che emergono sono sicuramente il frutto di una persona dall'animo puro, sensibile, dotato di una forte empatia e capacità di immedesimazione nell’altro, probabilmente dovuti ai suoi studi e alla sua professione.
Cari lettori arrivati all'epilogo di - FUTURO ANTERIORE Memoria di uno Sconosciuto - avrete terminato un cammino e non sarete più gli stessi di prima..

Vi lascio con alcune curiosità e frasi estratte da questo splendido libro: 

  • “Incrociamo centinaia di persone ogni giorno. Esistenze che ci passano accanto mentre siamo distratti. Poi un giorno, uno qualunque, uno di quelli che corre il rischio di essere dimenticato perché uguale a tanti altri, inspiegabilmente diventa diverso tra tutti”; 

  • “Un seme nel momento in cui viene piantato, necessita di stare sottoterra. Indispensabili: attenzione, amore, cura e dedizione. Ci sarà vento e pioggia, sole e tepore. E’ tutto indispensabile affinché quel seme possa mettere radici salde e dare, col giusto tempo, i fiori più belli e i frutti più buoni. Non bisogna avere fretta ma è essenziale saper aspettare. Saper aspettare una cosa nuova, un tempo nuovo, un’occasione nuova. E quando tutto viene, la sensazione che aspettare non sia stato vano.”

  • “Succede che arriva un momento, nella vita in cui non sai più cosa vuoi e, forse, non sai neppure chi sei. Devi allora rivedere i tuoi piani perché guardandoti intorno sei costretto a ammettere con te stesso che è il caso di andare avanti, di andare oltre. Arriva il momento in cui bisogna fare un passo in più, un passo più lungo dei soliti passetti.” 

  • “I dettagli sono scorci di potenti visioni. Nella loro semplicità sta il senso dell’immenso. Devi avere cura delle loro sfumature pregiate”;
  • “Mi spiegava che senza stupidi rimpianti o insidiose nostalgie, bisognava togliere il superfluo. Pulire il vecchio e fare spazio al nuovo.”;
  • “Ho sempre fatto del mio meglio per evitare di perdere qualcuno, o qualcosa. Ma c’è differenza. Se perdi le cose puoi tornare a cercarle, guardare nei poti più disparati, o magari ricomprarle. Ma con le persone no, non funziona allo stesso modo. Non puoi andare a riprenderle perché non sai neppure dove trovarle, non è previsto un risarcimento, tanto meno una sostituzione. Rimane la parvenza di un posto vacante.”

  • “Si dovrebbe vivere come affascinati dalla profondità del mare, dal blu inebriante, stordente, dei suoi abissi, praticando a lungo l’apnea con entusiasmo e passione, e al tempo stesso con disciplina, metodo e rigore” – Andrea Camilleri.

  • “Il cambiamento rinnova, estende, riempie. E’ movimento veloce e incalzante. Cambiare di posto, stare un passo avanti, tramutare una cosa con un’altra. Il cambiamento è la più audace delle rivoluzioni”

  • “Oh mia cara, ne ho persi tanti di treni, ma altrettanti ne ho presi. E alla fine ho capito che non importa il numero di quanti se ne perdono o quanti altri se ne riescono a prendere. Posso dirle con certezza però che non è possibile partire per un viaggio, o procedere in avanti, se prima non avrà fatto pace con chi l’ha aspettata sempre, se non si sarà perdonata e riconciliata con la parte più intima e vera di sé. Faccia pace con sé. Deve sapere che è sottile l’equilibrio tra prendere e perdere. Durante la sua corsa vedrà: binari, finestrini, vagoni, passeggeri, fermate, porte che si aprono e poi si richiudono, ripartenze, arrivi, e poi ancora nuove partenze.”

Dettagli sull’edizione italiana:

La copertina: Flessibile e in E-book 
Titolo: FUTURO ANTERIORE Memoria di uno Sconosciuto
Autore: Veronica Di Perna
Lingua: Italiano
Collana: cammini – collana di narrativa
Data di pubbl.: 29 Luglio 2020
Casa Editrice: New-Book Edizioni
Genere: Narrativa