lunedì 11 maggio 2020

Recensione di: una sera a Parigi di Nicolas Barreau

Scrivere una recensione sull'ultimo libro di Nicolas Barreau non è impresa facile, ma per vostra fortuna sono un suo grande lettore e credo di dover esprimere un ampio riconoscimento al giovane Nicolas per aver creato un “opera letteraria” migliore della precedente.
La trama ruota attorno al Cinema Paradis, di Alain Bonnard, appassionato di film e dove è solito trascorrere il suo tempo. Questo piccolo cinema è il suo piccolo mondo, situato in una strada secondaria di Parigi, nei pressi di rue Bonaparte, poco distante dalla riva della Senna, Alain Bonnard in realtà è un nostalgico appassionato di film del passato. Nel suo cinema, solitamente, il secondo spettacolo del mercoledì è dedicato a “Les amours au Paradis”, una rassegna cinematografica che si propone di riscoprire i migliori film d’amore del passato. E’ una sera speciale, al Cinéma Paradis. Si respira un’atmosfera magica e l’ambiente, come dice il poster pubblicitario, è in grado di regalare sogni! Un nutrito gruppo di clienti abituali, ogni mercoledì sera, si reca al cinema e si abbandona sulle morbide poltroncine. Ma una sera, la persona che il protagonista sogna più di tutti si presenta alla rassegna del mercoledì sera. Il proprietario del cinema, rimane rapito dalla bellezza di una ragazza misteriosa, la dolce Mélanie, e dal suo cappotto rosso. Una sera al termine della proiezione del film Mélanie è invitata a Cena da Alain, una cena che gli cambierà la vita, successivamente comincerà una ricerca disperata ed una serie di situazioni divertenti per la ricerca della misteriosa ragazza con il cappotto rosso, scomparsa senza spiegazione, nello stesso tempo Alain dovrà occuparsi del suo Cinema Paradis, temporaneamente occupato per le riprese di un film dal titolo “sognando Parigi”.
Alain sarà coinvolto in una serie di situazioni curiose sia con il regista e sia con l'attrice fino alla scoperta dei segreti delle loro vite private. Senza rendersi conto con l'arrivo dell'attrice Solène Avril, il protagonista collegata la comparsa di Mèlanie, che siano la stessa persona? Non svelo il finale tutto da leggere.

Secondo il mio punto di vista: durante la lettura emergono numerosi riferimenti a film francesi e internazionali famosi, non solo vengono riportati come Cyrano de Bergerac, appuntamento a quattro, ma nello stesso tempo il protagonista Alain Bonnard si ritrova a vivere situazioni simili dei film citati dall'autore, ad esempio: come quando si trova in un condominio alla ricerca della misteriosa Mélanie e bussa alla porta di un appartamento abitato da un gatto ma criticato dalle lamentele del vicino Giapponese Nakamura perché la proprietaria fa sempre tardi la notte e turba il suo sonno notturno, in questa vicenda per chi non l'avesse visto mi ha ricordato il film del 1961 "Colazione da Tiffany" (breakfast of Tiffany), oppure un altro riferimento al famoso film dal nome "cinema paradiso" del 1988, pensate anche all'inseguimento nella seconda parte del libro a Montmartre molto simile alla scena del film "il favoloso mondo di Emèlie", esattamente quando quest'ultima deve dare un appuntamento al collezionista di fototessere Nino, non mancano altri riferimenti.
Il titolo originale del libro è “Les Amour au Paradis”, con riferimento al film nuovo cinema paradiso nonché nome del cinema d'essai ereditato dallo zio di Alain, alla fine del libro compare una lista dei film citati nel romanzo, ciò di cui sono rimasto stupito è l'iniziativa dello scrittore di creare un romanzo che parla di cinema, e poi immette il protagonista in situazioni simili alle scene dei film da lui citati e nello stesso tempo crea un romanzo d'amore con riferimento a vari film.
L'autore nel creare questo libro non solo ha dovuto svolgere un attività di ricerca nei confronti dei vari lungometraggi, ma nello stesso tempo ha dovuto creare una storia e situazioni per coordinare la trama principale, con i personaggi e i vari riferimenti, questo secondo me è il suo più grande merito da dovergli riconoscere.
Barreau rispetto al suo primo libro “gli ingredienti segreti dell'amore” ne ha fatto di strada, "una sera a Parigi" non è un romanzetto di poche pagine, con la descrizione di dolci e bellissime lettere d'amore, è un opera unica, ed anche se del suo primo libro è in programmazione la creazione di un film, modestamente opterei anche per un film di questo libro.
Conclusioni: Una sera a Parigi, è un libro piacevole consigliato per una lettura, tranquilla, serena e riposante, nulla d'impegnativo, per gli amanti del romanticismo francese, questo è il libro giusto per voi.

Vi lascio con alcune frasi del libro che mi sono piaciute di più:

“aspettavo solo te!! Un attimo dopo eravamo abbracciati e ci tenevamo stretti, un po’ piangendo e un po’ ridendo, e le nostre bocche si trovarono senza bisogno di parole. Ci baciammo, i minuti diventarono anni e gli anni un pezzetto d'eternità. Ci baciammo sotto un lampione, luna tre le lune. Ci baciammo su uno dei ponti più belli di Parigi e in quel momento fu solo. Volammo via, sempre più lontano, e la città si trasformò in una stella tra le stelle.”

La copertina: flessibile
Titolo: Una sera a Parigi
Autore: Nicolase Barreau
Lingua: Italiano
Data di pubbl.: 2013
Casa Editrice: Feltrinelli
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
pagine: 256

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