Questa è la mia prima recensione su questo romanzo di Banana Yoshimoto, dal titolo: “Lucertola” , in realtà si tratta del secondo dei sei racconti tutti ambientati a Tokyo: in ciascuno di questi raccontano esperienze di vita passata e il presente di personaggi in un delicato momento di trasformazione, tutti feriti, chi da un trauma infantile, chi da un abbandono, chi da una storia d'amore tormentata, i protagonisti si sono chiusi in un guscio che li protegge ma insieme li separa dal mondo. Le loro esistenze sembrerebbero destinate a scorrere per sempre senza direzione, senza senso, senza sorprese, quando, improvvisa, si manifesta una possibilità di cambiamento radicale, la speranza di un rivolgimento. Ed ecco che sensazioni dimenticate si affacciano di nuovo limpide alla memoria, rimettendo in moto la ruota del tempo, della vita.
Secondo il mio punto di vista: “Lucertola” è uno delle prime opera di una Banana Yoshimoto in erba ed esattamente come l'abito di piume appare come un romanzetto, semplice e scorrevole, la magia di quest'autrice consiste nel trasportare il lettore, alla scoperta ed alla curiosità di scavare e indagare nel passato dei personaggi, per cogliere i sentimenti, le sensazioni e l'emozioni che hanno provato la loro anima in un particolare passaggio della loro vita.
Conclusioni: Lucertola è un libro di cui vale la pena leggere, piacevole non troppo lungo, di compagnia.
La copertina: flessibile
Titolo: Lucertola
Autore: Banana Yoshimoto
Lingua: Italiano
Traduttore: Giorgio Amitranoi
Data di pubbl.: 1997
Casa Editrice: Feltrinelli
Collana: Universale Economica
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 130
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