Oggi, ho la possibilità di esprimere il mio pensiero sul libro “il potere del cambiamento” di Dario Silvestri, uno strumento utile per chi si perde fra le vie della vita e ad un certo punto vuole uscirne fuori con le idee chiare e dei nuovi progetti, semplicemente con una saggia decisione ponderata e con un progetto di riprogrammazione per usare le parole del suo autore. Dario vuole trasmetterci il desiderio d'imparare a gestire ed ottenere il cambiamento, che lo si voglia o meno, la vita stessa è un continuo cambiare, molto spesso, come lui stesso ci ricorda noi siamo il frutto di scelte determinate dalle condizioni e dell'influenza altrui, inconsciamente nel momento stesso in cui poniamo in essere una scelta non è mai frutto del nostro libero arbitrio, ma in parte dovuta al modo in cui siamo cresciuti, oppure dal pensiero che ci è stato trasmesso dalla nostra famiglia.
Tuttavia il cambiamento è vista come l'unica alternativa alla sopravvivenza, bisogna cambiare per non rimanere arretrati e adattarsi al mondo che appunto cambia, l'autore del libro, un capitolo dopo l'altro ci guiderà verso la nostra realizzazione personale, analizzando tre grandi gruppi:
1) la famiglia e le relazioni;
2) la professione ed il denaro;
3) la salute e l'attività fisica.
Tutto ciò, mentre parte da Londra; Piccadilly verso l'aeroporto di Heathrow in compagnia del tassista Batsa, extracomunitario emigrato nel Regno Unito per trovare lavoro e delle condizioni di vita più dignitose rispetto al suo paese d'origine.
Secondo il mio punto di vista: il testo ha un forte impatto sul lettore perché ha il preciso scopo di porsi come guida verso un cambiamento interiore, si cerca di creare una forma mentis vincente, tutto ciò si evince nella sollecitazione di superare l'immobilismo e l'apatia in cui versa la persona, ciò si evidenziata ad esempio a pag. 40-43: “Ogni percorso che ci conduce all'obiettivo attraverso il cambiamento deve essere delineato nella maniera più precisa possibile. Bisogna identificare la giusta sequenza di attività che conduce all'obiettivo, in modo tale che sia anche più facile e sicuro realizzarla e ottenere, alla fine il successo.” … “Ecco non siamo felici. Questo lo sappiamo dentro di noi, lo percepiamo con assoluta certezza ma non facciamo nulla per uscire da questa situazione: perché è difficile. perché è faticoso, perché si tratta di mettersi in gioco, e tutto quello che non conosciamo ci incute ansia e paura”…“Questo libro che tieni ora tra le mano, so pone lo scopo di costruire una traccia, diventare una risorsa che ti sia utile a raggiungere la tua meta, l'obiettivo che ti sta a cuore e che ti sei prefissato”.
Il testo si propone di perseguire un risultato perché si fonda sull'esperienza personale di Dario Silvestri come coaching, motivatore e formatore di alcuni grandi manager industriali, in parte è un opera autobiografica, perché racconta il rapporto con il cambiamento come frutto dell'esperienza personale, si legga ad esempio pag. 88: “Ed ecco mi ritrovai davanti a due persone, due bravi imprenditori, che mi dicevano esattamente la stessa cosa: ormai mi sono specializzato da troppi anni in questa nicchia specifica e, anche se sono consapevole di dover modificare qualche cosa, credo sia troppo tardi per riuscirci”…“E infatti vi confesso che alla fine, come sapevo, avevano entrambi torto e, in effetti, con un bel po’ di lavoro e con un progetto ben strutturato sono riusciti entrambi ad aumentare i profitti”. Ed ancora a pag. 71 “Alcune volte capita anche a me di pensare al mio passato, alla mia infanzia e alla mia adolescenza e affiorano, ormai sempre meno velocemente, ricordi e percezioni legate al mio percorso. Per mille ragioni non ho goduto della presenza costante dei miei genitori, anzi, per quanto riguarda mio padre, potrei meglio definirla come costante assenza.”
L'unica nota negativa sono i refusi e gli errori di battitura a pag. 69 e 76, dove al posto di Batsa si legge Basta e si ripete “un percorso” senza che la frase abbia un senso compiuto, invece di un lungo percorso , “ma si dipana attraverso un lungo un percorso, un percorso un che va strutturato.”
Onestamente ho avuto come la sensazione che Dario Silvestri abbia scritto il testo in maniera forzata senza inquadrare i suoi concetti in un iter logico oltre che ben strutturato, aggiungo che il suo editore la Hoepli avrebbe dovuto rileggere il testo per evitare refusi, invece come spesso accade avrà pensato alla possibilità d'incrementare le vendite per mezzo della figura di Dario come Guru del cambiamento, infine non so perché ma non sono convinto nemmeno della prefazione di Giorgio Chiellini, forse l'editore, non ha trovato nessun altro autorevole personaggio per una prefazione di merito, oppure nemmeno Chiellini ha compreso in certi versi il messaggio utile al cambiamento di Dario Silvestri.
Conclusioni: il libro è editto dal Hoepli ed è composto da 191 pagine, se cercate una spinta motivazionale per cambiare il vostro modo di pensare ed approcciarvi alla vita ed alle sue sfide, questo testo in modo superficiale è abbastanza indicato per il vostro scopo, i vari esercizi presenti vi aiuteranno a riflettere e fare chiarezza sui vostri obiettivi e sul modo di agire.
Particolarmente apprezzata da parte mia la citazione di Rudyard Kipling: “Abbiamo quaranta milioni di ragioni per fallire, ma non una sola scusa”.
La copertina: rigida
Titolo: Il Potere del cambiamento
Autore: Dario Silvestri
Lingua: Italiano
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Hoepli
Genere: psicologia
Pagine: 191
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