lunedì 11 maggio 2020

Recensione di: Le sorelle Donguri di Banana Yoshimoto

Moltissimi lettori saranno abituati alle rubriche rosa, soprattutto le donne, dove ad una richiesta si attende una risposta, relativa alla loro situazione sentimentale, in “Mal che vada ci innamoriamo” abbiamo assistito ad una serie di consulti frutto dell’esperienza delle donne occidentali. In realtà se pensiamo “tutto il mondo è paese” ci sbagliamo di grosso!! Perché? Anche in Giappone le donne hanno i loro piccoli problemi di cuore, ma rispetto agli occidentali, vivono l’amore con un enfasi più profonda, un sentimento che supera il tempo e le distanze.
Le Sorelle Donguri è un romanzo di Banana Yoshimoto, racconta la storia di Guriko e Donko, rimaste orfane in tenera età, per via la morte dei genitori in un incidente stradale, sono affidate agli zii, cresciute con l’idea di dover sposare dei medici e di mettere su famiglia, tuttavia la loro indole ribelle, le porterà a fuggire da questa realtà, rifiutare i matrimoni combinati dagli zii con medici facoltosi, per andare a vivere con il nonno, burbero e taciturno. Insieme all'anziano parente apprezzeranno le piccole realtà del vivere di tutti i giorni, per assisterlo fino alla morte, successivamente, Duriko la sorella più grande e indipendente, dopo un ragazzo coreano, decide di trasferirsi in Korea, senza trascurare i contatti con la sorella minore Guriko.
Quest’ultima sogna di trovarsi nella casa del suo primo amore, Mugi-Kun, per scoprire con dolore e stupore, la notizia della sua morte, tutto parte da una lettera, ricevuta da una certa Yasumi, alla rubrica Rosa gestita dalle Sorelle Donguri. Da questo capo del filo, Guriko, cercherà di ricostruire a ritroso i fatti che hanno portato alla morte di Mugi-kun, incontrando anche la madre e portandogli dei fiori.

Secondo il mio punto di vista: la storia è ambientata fra il sogno e la realtà confondendo il lettore ma tirandolo letteralmente per i capelli dentro il libro, per scovare la soluzione dei misteri narrati dalla Yoshimoto.
Non vorrei poter dire che la scrittrice è uscita fuori tema, poiché in apparenza questo testo dovrebbe concentrarsi sulla rubrica rosa a cura delle sorelle Donguri, mentre la trama si sofferma principalmente sulle vicende di vita di Duriko e soprattutto di Guriko, i consulti e le relative risposte da parte delle ammiratrici delle Sorelle Donguri, sono pochi e nello stesso tempo, le loro risposte sono spesso superficiali e non rispondono a tutti (così si evince dalla storia).
L’idea della rubrica gestita da queste due sorelle era carina, ma s’interseca male con la storia di fondo, poiché la rubrica assume un ruolo secondario, se non per la lettera inviata da Yasumi la moglie vedova di Muki-Kun per legare il giallo della sua morte al sogno di Guriko. Morale della storia; “le sorelle Donguri” narra delle sorelle Donguri e non della loro rubrica che porta lo stesso titolo del libro.
Conclusioni: le sorelle Donguri è un piacevole romanzo, per una lettera, piacevole, di compagnia e per nulla impegnativa, sicuramente per gli appassionati di Banana Yohimoto, sarà un'altra boccata d’ossigeno. Nell'insieme il racconto funziona, si presenta scorrevole, nostalgico, malinconico, ed in più al suo interno si possono trovare le foto delle di Chikashi Suzuki, foto molto particolari per i suoi dettagli, soprattutto mi è piaciuta la foto del riflesso del grattacielo su un altro grattacielo dalle finestre di vetro. Sicuramente le foto immergono ancora di più il lettore in quel mondo magico chiamato “Giappone”.

Fra le citazioni del testo che mi hanno attirato la mia attenzione:

  • “Su, adesso dormi. Sarai stanca per il viaggio. Vorrei farlo anch’io un viaggio. Leggendo la tua email mi è venuta voglia di vedere un cielo sconfinato”
  • “E’ così: avere accanto una persona quando sai già che a un certo punto il legame dovrà spezzarsi è come essere drogati. Fa meno male lasciarsi prima di risvegliarsi dall’incantesimo. Non significa non amare abbastanza, ma voler fermare il tempo nel momento in cui si è amato di più.”
  • “Allora stavamo viaggiando per davvero, ma la nostra vita sarebbe stata un viaggio in ogni caso. Non sapevamo dove ci avrebbe portato. Un mare grande, sconfinato, dove il sogno si confondeva con la realtà, sfiorandola talvolta, e talvolta allontanandosene. Le sorelle Donguri ci sono ancora, mormorai tra me e me."

La copertina: flessibile
Titolo: Le sorelle Donguri
Autore: Banana Yoshimoto
Lingua: Italiano
Traduttore: Gala Maria Follaco
Data di pubbl.: 2018
Casa Editrice: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 112

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