Con i tempi che corrono far l'imprenditore è veramente un impresa ardua, tuttavia Fabrizio Cotza nel suo libro “Imprenditori Sovversivi” ha il pregio di spronare i futuri imprenditori, ad investire su se stessi in primis e poi sulla propria attività, approcciandosi con una chiave di lettura del tutto originale.
Nella prima parte del libro in modo autobiografico, l'autore narra della sua vicenda da impiegato d'azienda, sottoposto alle rigide regole della gerarchia aziendale, della sua trasformazione da mero esecutore di mansioni e d'impiego fino ad un imprenditore di successo.
Ovvero, un imprenditore sovversivo, con una forma mentis del tutto originale, con un modus operandi diverso rispetto alle problematiche quotidiane e produttore d'idee originali. Infatti, Fabrizio stanco di “riempire il di dietro” al suo direttore d'azienda ha scelto di poter investire il suo potenziale per la propria impresa, adottando 5 semplici regole:
1) oltre gli obiettivi, lo scopo;
2) oltre il successo, la realizzazione;
3) oltre la personalità, l'identità;
4) oltre la leadership, le relazioni;
5) oltre la convenienza, la coerenza;
Il resto del libro affronta in 5 capitoli i punti appena richiamati, infatti con un testo scorrevole, leggero ed anche ironico l'autore pone in essere gli strumenti per la realizzazione personale dell'imprenditore, guardando all'impresa come uno strumento che va oltre la persona, ma il soggetto principale è la realizzazione delle idee, un pensiero rivoluzionario ben diverso dalla mentalità inculcata dal modello capitalista ribattezza dal Fabrizio Cotza “il culto di Successology”.
In particolare sono rimasto sorpreso dall'intelligenza emotiva del suo autore nel porsi le domande giuste ed elaborare una piramide d'intenti, la “c.d piramide del valore” che pone alla base il seguente schema:
1) Un imprenditore sovversivo che pensa lontano dagli schemi deve chiedersi che cosa vuoi fare = porsi un obiettivo;
2) al secondo gradino porsi una meta, ovvero gli obiettivi che si vogliono realizzare;
3) tali obiettivi bisogna sommarli nei valori che fondano e costituiscono l'idea di fondo dell'azienda;
4) in fine il perché si è creata quest'attività in corrispondenza dello scopo.
Ovviamente tutto ciò esula dal semplice meccanismo dell'impresa come strumento per la realizzazione del profitto, infatti solo se con grande passione e dedizione ci si dedica ad uno scopo, e ad un ideale è possibile ottenere la piena realizzazione del nostro progetto e della nostra persona (al di là di ogni profitto).
Sinceramente il testo è composto da circa 100 pagine, ho iniziato a leggerlo in questo periodo perché sono abbastanza determinato nella ricerca di una lettura che possa incrementare la crescita personale. Sto vivendo un periodo di profondo cambiamento, la ricerca di tante risposte a livello psicologico mi sono offerte da vari testi fra cui anche questo.
Conclusioni: indipendentemente dal mio pensiero, consiglio di leggere “imprenditori sovversivi” di Fabrizio Cotza per chi cerca una profonda motivazione al cambiamento, specchio della sua esperienza che da impiegato è passato ad imprenditore, assumendosi la responsabilità in piena crisi del 2009, ma che insieme alla sua compagna ha cercato di cogliere con coraggio e follia il lato positivo della sua scelta. Il testo è consigliato anche per chi volesse solamente farsi un idea diversa del concetto d'impresa, quindi oltre ad essere uno strumento utile, il libro si presa ad una lettura semplice, scorrevole e per nulla impegnativa.
La copertina: flessibile
Titolo: Imprenditori sovversivi
Autore: Fabrizio Cotza
Lingua: Italiano
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Franco Angeli Trend
Collana:Le guide in un mondo che cambia
Genere: Formazione e crescita personale
pagine: 111
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