giovedì 7 maggio 2020

Recensione di Ex/Forse ex di Valeria Randone

Un proverbio dice mai dire mai nella vita, come se volesse dire di non dare mai nulla per scontato, proprio così questo detto da una persona che legge solamente romanzi, forse abitudinario nella scelta dei libri e con un occhio assai critico si avventura nella lettura di nuovi testi.
Eppure oggi vorrei scrivervi del libro della dott.ssa Valeria Randone, psicologa siciliana, di bell'aspetto (aggiungo personalmente), la quale descrive nel suo libro ex/forse ex la storia di Adele una donna, quarantenne ed avvocato di professione, affetta “da una sorta di dipendenza affettiva” che dopo la tragica perdita di suo marito Alfredo, si ritrova vedova dovendo ripiegare la sua fame d'affetto su Lorenzo, un amante perfetto in un primo momento ma altalenante in seguito. Lorenzo nasconde la sua vita da fedifrago, eppure Adele ne è consapevole, tutto ruota attorno alle sue forti emozioni ed il suo senso di smarrimento, all'allontanamento ed al riavvicinamento, quindi alle ricadute. Adele spesso si trova a naufragare “nella terra del dopo”, tuttavia grazie all'aiuto delle sue amiche psichicamente variegate: Matilde, Corrine, Maria e Rosalba, sarà in grado di superare tale momento di smarrimento. Ovviamente come sempre non racconto tutto il libro e nemmeno il finale, il resto lo lascio scoprire a voi.
Secondo un mio punto di vista strettamente personale, Ex/forse ex è stato scritto non certo da una persona dedita ai romanzi, anche se Massimo Gramellini ha supportato la Randone nella stesura, ne sono al corrente perché è indicato nei ringraziamenti alla fine libro, dico questo perché la "forma mentis" ed il linguaggio non propriamente scientifico ma spesso romanzato e metaforico non passa in secondo piano, ad esempio basta leggere queste righe:

“La felicità del cuore era una pianta rara. Se mai l'avessi trovata nuovamente, avrei dovuto farla mia e proteggerla con le unghie e con i denti da eventuali, ulteriori, intemperie della vita. Quando avevo conosciuto Lorenzo, avevo piantato un albero nel mio giardino e gli avevo dato il suo nome. Era una metafora del mio amore per lui: doveva avere radici profonde e foglie verdi bellissime, vibranti nel vento”. 

Molto spesso leggendolo da una parte avevo la curiosità di sapere se alla fine Adele avesse curato questa sua dipendenza affettiva nata in giovane età da una educazione rigida, galateo dettato da una a madre quasi anaffettiva, tutto il contrario del padre invece, grande punto di riferimento della protagonista.
Non vorrei essere troppo severo per il grande rispetto e la stima che nutro nei confronti dell'autrice, alle volte ho avuto la sensazione di rileggere la stessa vicenda, quindi in parte il testo mi è sembrato retorico, credo sia dovuto al fatto di voler sottolineare le ricadute e lo stato di abbandono con tutte le conseguenze del caso in cui versava Adele, l'intero testo è poco più di 190 pagine, ed anche se abbastanza scorrevole forse sarebbe bastato scrivere anche qualcosa meno. Infine considero, molto bella “la lettera all'amore che verrà” a pag. 177 con cui termina il racconto quasi fosse un buon auspicio per la protagonista, dall'animo romantico ma non troppo, ma sicuramente apprezzata per la mia persona.

Conclusioni: Se volete regalarvi una piacevole lettura ma credete che dopo la fine di un amore la vita continua, questo è il libro che fa per voi. Invee per chi vuole approfondire l’argomento con altre sfaccettature, invito tutti a leggere ed iscrivervi alla Newletter di cui anchio sono un fan della dottoressa Valeria Randone al seguente indirizzo:

https://www.valeriarandone.it/

Termino con questa bellissima citazione tratta dal capitolo 18 di Alda Merini meritevole di attenzione;
“A volte si va via per riflettere, a volte si va via perché si è riflettuto”

La copertina: flessibile
Titolo: Ex/forse ex
Autore: Valeria Randone
Lingua: Italiano
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Independently published
Genere: Psicologia
pagine: 184

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