Il dipinto ritrae una giovane donna, sorella di Dalì,
Aña Maria, che nel 1925 aveva 17 anni.
Eccellente la cura per i dettagli: i drappeggi, le trasparenze, la perfetta alternanza di luci e ombre, l’armonia delle forme, la sinuosità e la sensualità della ragazza che potrebbe essere stata ritratta di spalle, per spostare l’attenzione dell’osservatore sull'interezza dell’opera e dei particolari, evitando la concentrazione esclusiva sulla bellezza del volto della stessa.
Interessante notare un particolare. Riflesso sul vetro della finestra è possibile osservare non solo la sapiente pennellata di blu del mare, che potrebbe apparire scontata, ma si possono cogliere dettagli che stanno oltre il visibile come la presenze di alcune case.
In realtà il "Il fotografo dei sogni dipinti a mano” , è così che Dalì amava definirsi, in quest’opera incarna il significato intrinseco della sua stessa affermazione.
E’ un dipinto che infonde tranquillità, silenzio, riflessione, ma anche un po’ di mistero e malinconia, forse, dovute anche alla celata visione del volto della fanciulla. Questa, potrebbe essere rapita da pensieri felici e quindi sorridere serenamente ma, la sua mente, potrebbe altre sì navigare tra pensieri tristi e le sue gote essere rigate da copiose lacrime…. Tutto rimanda alla fantasia, all'immaginazione e allo stato d’animo di chi si sofferma ad osservarlo.
E’ possibile ammirare “Ragazza alla Finestra”, al Museo Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Madrid.
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