Un’opinione comune vuole che gli antichi fossero
custodi di saggezza e di tradizioni tramandate nel tempo, se fra questi grandi
saggi consideriamo filosofi di un certo spessore come Pitagora, Aristotele,
Epitteto, Socrate ed altri ancora, ed
applichiamo i loro insegnamenti filosofici al vivere quotidiano
improvvisamente scopriremo sfaccettature della vita mai considerate finora.
Lezioni di felicità di Ilaria Gaspari racconta la storia della scrittrice che dopo una delusione amorosa, dovendo affrontare i postumi dell’abbandono, decide di rispolverare i libri di filosofia studiati durante gli anni dell’università, affrontando sei settimane della sua vita secondo gli insegnamenti della scuola di: Pitagora, Parmenide, Sesto Empirico, Epitteto, Epicuro e Socrate.
Dalla scuola di ciascuno di questi grandi saggi apprende visioni del vivere del tutto nuove, conosce e valorizza la semplicità delle piccole cose, impara a coltivare il c.d. pensiero positivo, esercita, lo scetticismo ed il cinismo, non mancano marachelle varie dovute ad alcuni precetti al quanto bizzarri, come quello di stare lontano dalle fave oppure di chiedere ad un coccodrillo di restituire un bambino caduto nel Nilo, esempi pratici di difficile configurazione alla realtà contemporanea.
Nonostante il trasloco, l’incontro con il suo ex per farsi restituire dei libri ed altre situazioni ambigue, la scrittrice al termine delle sei settimane filosofiche ne verrà fuori con uno spirito del tutto rinnovato ed una visione della vita colma di significati e di valori, appresi dai grandi saggi del passato.
Lezioni di felicità di Ilaria Gaspari racconta la storia della scrittrice che dopo una delusione amorosa, dovendo affrontare i postumi dell’abbandono, decide di rispolverare i libri di filosofia studiati durante gli anni dell’università, affrontando sei settimane della sua vita secondo gli insegnamenti della scuola di: Pitagora, Parmenide, Sesto Empirico, Epitteto, Epicuro e Socrate.
Dalla scuola di ciascuno di questi grandi saggi apprende visioni del vivere del tutto nuove, conosce e valorizza la semplicità delle piccole cose, impara a coltivare il c.d. pensiero positivo, esercita, lo scetticismo ed il cinismo, non mancano marachelle varie dovute ad alcuni precetti al quanto bizzarri, come quello di stare lontano dalle fave oppure di chiedere ad un coccodrillo di restituire un bambino caduto nel Nilo, esempi pratici di difficile configurazione alla realtà contemporanea.
Nonostante il trasloco, l’incontro con il suo ex per farsi restituire dei libri ed altre situazioni ambigue, la scrittrice al termine delle sei settimane filosofiche ne verrà fuori con uno spirito del tutto rinnovato ed una visione della vita colma di significati e di valori, appresi dai grandi saggi del passato.
Secondo il mio punto di vista: durante la lettura ho appresso molto della vita di Socrate, Parmenide, Epicuro, Pitagora, Sesto Empirico e di altri antichi filosofi greci, in particolare sono stato rapito dal pensiero della scuola eleatica e dal paradosso di Zenone. Quest’ultimo esamina il lancio di una freccia scandendo i vari istanti in cui la freccia arriverà al bersaglio, lo stesso di può dire della gara fra Achille e la Tartaruga, dove la testuggine rappresenta i piccoli istanti da vivere con maggiore intensità, mentre la corsa di Achille rappresenta la frenesia di arrivare all'obiettivo trascurando quei piccoli istanti tanto cari alla tartaruga.
Questi ed altri piccoli paradossi mi hanno fatto sfogliare il libro con particolare attenzione ed entusiasmo, colmando molte delle mie lacune in merito al pensiero degli antichi filosofi greci e permettendomi di riflettere sul significato della vita.
Il linguaggio è scorrevole in parte forbito, lo stile fluido e piacevole, fra i precetti più bizzarri ad esempio c’è quello pitagorico di stare alla larga da un campo di fave oppure di non camminare sulle strade maestre, oppure non mangiare ciò che è caduto, questi ed altri vengono interpretati in chiave ironica, come tanti altre regole filosofiche.
Evidentemente la filosofia è una scuola che sicuramente legge nell'animo dell’individuo cercando di donare valori e significati per un esistenza in pace con il cosmo, tuttavia, il testo è particolarmente indicato per chi ha già una conoscenza minima dell’argomento, nonostante la sua fluidità ed ironia, appaiono delle parole in greco antico, un sacco di riferimenti ad altri filosofi, note a pie di pagine per richiamare testi antichi ed altre scuole di pensiero. Anch'io in certi momenti, ho dovuto prendere appunti e documentarmi per cogliere alcuni significati e richiami indicati da Ilaria Gaspari.
In conclusione: il libro mi è piaciuto molto, perché
da una parte desideravo scoprire come la scrittrice avesse cambiato vita e si
fosse ripresa dalla delusione ricevuta, dall'altra sono stato rapito dalla curiosità
di conoscere le abitudini, i precetti, gli insegnamenti e le vite dei filosofi
antichi.
Lezione di felicità di Ilaria Gaspari è un libro scorrevole diviso in 7 capitoli con l’introduzione di “conosci te stesso”, perciò, si presta come un piccolo manuale ricco di perle di saggezza, ma per quanto mi riguarda se il lettore non ha un minimo di conoscenza della filosofia, meglio leggere qualcos'altro.
Lezione di felicità di Ilaria Gaspari è un libro scorrevole diviso in 7 capitoli con l’introduzione di “conosci te stesso”, perciò, si presta come un piccolo manuale ricco di perle di saggezza, ma per quanto mi riguarda se il lettore non ha un minimo di conoscenza della filosofia, meglio leggere qualcos'altro.
Vi lascio con alcune curiosità e frasi
estratte da questo splendido libro:
- "E allora inizio a ragionare in modo che non è il solito, e a dirmi: e se fossimo frecce immobili? Se il puntare verso qualcosa non fosse che un puro accidente, e non una direzione che ci attira, non un luogo verso cui è giusto andare, non una meta, non un obiettivo? Se non ci fosse nessun bersaglio, nessun moto a lungo, nessun centro in cui conficcarci; se non ci fosse altro che l’immobilità sospesa degli istanti?";
- “Anche gli scettici, dunque, speravano di impadronirsi dell’imperturbabilità dirimendo l’anomalia degli eventi sia fenomenici che mentali, ma, non essendo in grado di riuscirci, sospesero il giudizio; e a questa loro sospensione segui casualmente l’imperturbabilità, come ombra a corpo”;
- “Mi riferisco ad Apelle, di cui la filastrocca, che lo vuole figlio d’Apollo, dice che fece una palla di pelle di pollo (e tutti pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo).”;
- “Ogni sapere dev'essere dunque soggettivo. Agli occhi dello scettico non c’è nulla che possa avere la pretesa di passare per vero: ogni cosa è incerta, e il saggio esercita un suo diritto (e un suo dovere) nel dubitare di tutto e nel sospendere qualsiasi tentazione di assenso alla verità delle cose”;
- “Di tutti i beni che la saggezza ci porge, il più prezioso è l’amicizia” – Epicuro.
Dettagli sull’edizione italiana:
La copertina: Flessibile
Autore: Ilaria Gaspari
Lingua: Italiano
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Einaudi editore
Collana: Super ET Opera viva
Genere: Narrativa
Pagine: 154
Autore: Ilaria Gaspari
Lingua: Italiano
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Einaudi editore
Collana: Super ET Opera viva
Genere: Narrativa
Pagine: 154
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