sabato 11 luglio 2020

Intervista al direttore artistico del Catania Book Festival - Simone Dei Pieri

Fra tutti gli eventi rinviati alla seconda metà dell'anno c'è il Catania Book Festival, nella seguente intervista il suo direttore artistico Simone Dei Pieri, ci racconta di come è nato questo progetto, del bellissimo messaggio che vuole comunicare e di come ancora oggi manca da parte delle istituzioni il riconoscimento ad un diritto alla cultura, diritto diverso dal diritto allo studio ed esattamente come questo non accessibile a tutti.
Purtroppo durante l'intervista sono sorti dei problemi con l'audio, nonostante tutto le risposte di Simone si sentono forti e chiare, nella pagina presente vi riporto l'intervista scritta per esteso.
Altrimenti salvo le domande per l'audio, potete vederla al seguente link: Intervista a Simone dei Pieri

Da dove proviene questo tuo interesse verso il mondo dei libri?
Ho iniziato a leggere da piccolino, con i fumetti, con Topolino, poi sono passato ai più classici come l'uomo ragno, e poi da li è stato tutto un crescendo e sono passato, ai grandi classici come Harry Potter, le saghe fantasy, penso ad Eragon, la grande Licia Troisi con le cronache del mondo emerso, è quello fu il mio start, mangiavo molti piccoli brividi.
In realtà ero molto vario come genere, ma i fumetti sono stati il mio battesimo.

Può già comunicarci qualche anteprima sugli ospiti e sul calendario?
Allora, uno dei nostri ospiti sarà Costantino De Luca che è un grandissimo Blogger che ha creato "una pillola di Storia ogni Giorno", è un canale Social, con una community enorme, ed è un appassionato storico che ha creato queste pillole, di aneddoti ed eventi storici, creando ogni volta li prende dal National Geographic, da libri ad hoc,  facendo un lavoro di documentazione enorme, quando me lo ha raccontato non ci volevo credere, ci siamo conosciuti e messi in contatto, perché io amo molto la storia politica e da li lo invitato al festival, quindi dal 8 al 10 di ottobre ci sarà anche Costantino De Luca.

La fiera vuole comunicare un particolare messaggio?
Devo dire che il messaggio è cambiato, perché il messaggio che avremmo voluto era quello di "costruire sulla cultura", perché è importante più che mai capire che non è importante la cultura dei salotti, ma la cultura nel senso etimologico del termine, la parola cultura deriva da coltivare, coltivare qualsiasi cosa possa permetterci di crescere non solo come singoli ma come umanità, quindi bisogna coltivare, la lettura,  coltivare i mestieri. Questo messaggio che volevamo lanciare fino a maggio adesso è cambiato per via della pandemia, allora adesso bisogna ripartire dalla cultura, non dimentichiamoci che ci sono milioni di studenti che sono stati esclusi dalle lezioni online perché non hanno un cellulare, non hanno una buona connessione internet, non se la possono permettere, quindi quando parliamo di didattica online, non tutti se la possono permettere, quindi abbiamo pensato che fosse necessario non tanto cambiare il tema, ma cambiare il messaggio.
Quando fai un festival del libro e della cultura come il nostro, devi mantenere alta una bandiera, ovvero del rispetto e del coinvolgimento di chi non può accedere alla cultura, cosa che diamo per scontato, anche quando un libro cosa circa 10 - 15 euro, noi lo diamo per scontato, ma quanti giovani oggi non possono leggere.
Pensiamoci, sono percentuali disarmanti.
Ma noi che lo possiamo fare, abbiamo il dovere civico e storico di poterlo dare a tutti e di distribuire cultura, che ciascuno può fare quel che vuole, ma dobbiamo dare la possibilità a tutti e di cambiare.

Da quante persone si compone il Catania Book Festival e chi sono queste persone?
Lo staff del Catania Book Festival si compone di poche persone, una squadra di poco meno di dieci persone, che sono Elisabetta, Ludovica, Riccardo Di Stefano, Marco Bilone, Musarra, Paolo Barbagallo e poi ci sono i miei due soci che si occupano della parte amministrativa e legale, che sono appunto: Salvo Bruno, Daniele Ingarao, poi ci sono io che sono soltanto la punta dell'Iceberg ma poi c'è molto di più dentro questo staff e poi ci sono persone con cui ci confrontiamo quasi settimanalmente, per problemi, per idee, per proposte, per libri, per autori, ci sentiamo quasi giornalmente, quando senti dire io organizzo, preoccupati sempre, perché vuol dire che quella persone aldilà di un ego ipertrofico che io ho e rivendico orgogliosamente, è una persona matta, ma nella storia è sempre successo, perché anche i grandi generali sono passati alla storia avevano dei grandi consiglieri.
Questo perché le persone che ti stanno accanto io credo che siano fondamentali.

Con quali iniziative l’evento desidera “contaminare” gli altri e diffondere la cultura?
Noi in realtà è solo un momento di festa, è il più grande chiaramente, è un momento di festa, come quando ti vesti al meglio, ma non dimentichiamo anche, che noi lavoriamo veramente tutti i giorni dell'anno e lavoriamo anche per costruire tanti eventi, ad esempio uno su tutti si è verificato pochi giorni fa,  uno dei quali si è verificati pochi giorni fa, abbiamo donato dei libri al reparto di chirurgia pediatrica dell'ospedale Garibaldi di Catania abbiamo donato dei libri, io sono dell'idea che l'impatto sul territorio che deve avere un festival un evento, deve essere maggiore del meri evento, di quei tre giorni, dal 8 -10 ottobre e ci vediamo l'anno prossimo, perché tu devi lavorare per due tipi di festival, perché ci sono quelli che lavorano per lasciare un impronta, per creare qualcosa di bello, per lasciare qualcosa e poi ci sono quelli che lavorano per fare numero, noi cerchiamo sempre di capire il risvolto sociale, per cogliere il risvolto sociale, se non cambi il mondo è inutile.

Alla fiera ci saranno ospiti internazionali? Potrebbe anticiparci qualche nome? 
Anche qua non ti posso anticipare, ma ci sono, ti posso solamente dire che ci sono degli ospiti di rilievo di stampo nazionale che hanno dei riflessi a livello internazionale, ad esempio uno di questi è Andrea Iacomini di Unicef Italia, che ha effettuato degli interventi sul campo, donando guanti, mascherine, materiale sanitario in tantissime quantità, una persona veramente splendida.
Noi possiamo ritenerci fortunati perché ci sono persone che desiderano affiancare il loro nome al nostro.

Ho saputo che a novembre ha ricevuto l’attenzione del salone del libro di Torino, ciò vi ha incentivato per fare di meglio?
Si dici bene, nel novembre scorso eravamo nel pieno dei Catania Book Days, queste giornate che avevamo realizzato per portare i libri ad un livello più umano per avvicinare tanti autori ai libri.
Quello che è successo, insolitamente subito dopo che avevamo iniziato a lavorare, ci contattano dal salone del libro di Torino e di ci fanno i complimenti per il lavoro, è stato una cosa inaspettata.
Soprattutto da loro che sono degli esempi, sono persone che fanno questo lavoro da molto più tempo di noi, tutto ciò ci ha fatto molto piacere.
Monto spesso sono giovani oppure all'evento partecipano anche persone più anziane?
Agli eventi, di quelli che abbiamo fatto finora partecipano sia giovani che anziani, però semplificando, si devo dirti che è un problema che non sentiamo, perché alle presentazioni a settembre è stato possibile vedere, zii, nipoti, con i nonni accanto, ed è stato bellissimo vedere questo, perché mi sono reso conto del potere della lettura, perché unisce generazioni differenti, come se fosse un ponte, lo stesso libro lo legge mio nonno, lo legge mio nonno, si crea un ponte senza tempo, questo vale sia per i classici che per i libri recenti.

Lei come immagina il futuro dell’editoria italiana?
Oh Dio! Questo andrebbe chiesto ad un editore, devo dire che insolitamente io sono un poco in controtendenza, i lettori ci sono, ma bisogna rendere più facilmente l'accesso alla lettura, questo possono farlo solo gli editori, però è vero anche che per loro è un lavoro, quindi chiedere a loro di togliersi di tasca dei soldi, non è mai troppo bello. Quindi va fatta, una proposta che io auspico da tempo, ed anche complice la crisi che stiamo vivendo, per mezzo di un tavolo, con i privati, le istituzioni, con gli editori e le scuole soprattutto per cercare di trovare la quadra, ma perché la cultura, i libri, gli ebook, passa dalla volontà di coinvolgere tutti, nessuno escluso.
Pensa un attimo, se tu vai da un bambino che ha la possibilità di leggere, ma non lo ha potuto fare, bada bene, non che non ha voluto farlo, perché quello è libero arbitrio e ci sta mi sta bene, ma al quale hai tolto a priori la possibilità di leggere.
Automaticamente neghi il futuro di quel bambino, con un costo relativamente alto a livello sociale, perché quando quel bambino quando crescerà non avrà le stesse opportunità degli altri molto più ricchi di sapere e di cultura.

Tu faresti l’editore?
Si lo farei molto volentieri, non adesso, ho bisogno di studiare tantissimo perché un lavoro
delicato, magari in futuro.
Per ora sono contento di quello che faccio è lo faccio con le persone che stimo.

Un libro da leggere assolutamente e perché?
Ti consiglio, un libro di cui sono affezionato tantissimo Fact Fullness di Hans. Goslin, un libro pieno di grafici, però molto interessanti, che ci raccontano, come è cambiato il mondo in meglio, perché in realtà noi pensavamo che il mondo era pieno prima, ma in realtà non è così, allora lui lo fa con un strumento disarmante che sono i numeri, ci dice in realtà non è così per questo motivo, per questo motivo e questo motivo, ed è veramente un manuale che ogni tanto io rileggo quando sono scoraggiato, ma ti tira su con la sola brutalità che i numeri sanno fanno fare, in realtà c'è tanta strada da fare, il mondo non è ancora un paradiso, però tanto è già stato fatto.

Appuntamento dal 8 al 10 di ottobre? Dove?
Siamo a Catania dal 8 al 10 di ottobre, all'istituto Ardizzone Gioeni che è l'ex istituto d'istruzione per ciechi, veramente splendido, speriamo di accogliere tutte le persone, perché già su Facebook ci sono più di 3000 partecipanti, sai con le regole del distanziamento non la vedo facile, ma speriamo di poterlo fare, incrociamo le dita, da qua ad ottobre cresceranno.
Probabilmente metteremo lo schermo fuori, in piazza lo scherzo come fanno per le partite (ride), scherzi a parte, ci fa tanto piacere avere tanti partecipanti,

Quindi siete organizzati?
siamo a prova di bomba lo abbiamo già dimostrato in passato, la bellezza di avere uno Staff Così è proprio questa.

Simone Grazie.
Grazie a te è stato un piacere.
Vi aspetto tutti quanti a Catania dal 8 al 10 Ottobre a Catania, che dire seguiteci sui nostri social.

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