Era il
dicembre del 1998 quando la prestigiosa accademia di Svezia riconosceva allo
scrittore José Saramago il premio Nobel per la letteratura, poiché, "con
parabole sostenute da immaginazione, compassione e ironia ci permette ancora
una volta di afferrare una realtà elusiva”, eppure, a prima vista, sfogliando, leggendo e
curiosando fra le pagine di un testo qualsiasi di tale autore, tutto si riconosce
salvo il merito di un premio così prestigioso.
Ebbene, Saramago nel suo libro le intermittenze della morte, racconta di un evento senza precedenti, ovvero; la scomparsa della morte in un paese di cui non vi è indicato il nome, tutto ciò si verifica al 31 dicembre senza indicare l’anno, lasciando in bilico gli essere umani per i prossimi sette mesi.
La prima parte del libro è concentrata sull'aspetto teologico, dogmatico, religioso, filosofico, politico, economico e sociale che tale fenomeno contro natura determina in tutti i suoi aspetti, recando disagi alle agenzie di assicurazioni, alle pompe funebri, agli ospedali ed alle case di cura per anziani, l’assenza della morte esercita dei riflessi a catena in un comparto molto ampio.
La seconda parte riguarda il rapporto personale della morte con la sua falce, ed il suo lavoro di mietitore di anime a “tempo indeterminato”, la stanchezza e la monotonia di un’occupazione che non lascia spazio alla pensione, ma nello stesso tempo evidenzia il rapporto della morte con il progresso e l’innovazione.
La morte anticipa il suo arrivo per mezzo di lettere scritte, tutte sigillate in una graziosa busta viola, oppure per mezzo di posta elettronica certificata e per e-mail, tuttavia, nonostante la modernità anche la morte non fa più notizia, infatti, codesta cerca di rendere la sua attività più dinamica del solito, solamente la notizia di un giovane violoncellista, irreperibile alle sue missive gli regalerà un brivido d’entusiasmo.
D'altronde, come diceva Paul Valéry: “la morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile”.
Ebbene, Saramago nel suo libro le intermittenze della morte, racconta di un evento senza precedenti, ovvero; la scomparsa della morte in un paese di cui non vi è indicato il nome, tutto ciò si verifica al 31 dicembre senza indicare l’anno, lasciando in bilico gli essere umani per i prossimi sette mesi.
La prima parte del libro è concentrata sull'aspetto teologico, dogmatico, religioso, filosofico, politico, economico e sociale che tale fenomeno contro natura determina in tutti i suoi aspetti, recando disagi alle agenzie di assicurazioni, alle pompe funebri, agli ospedali ed alle case di cura per anziani, l’assenza della morte esercita dei riflessi a catena in un comparto molto ampio.
La seconda parte riguarda il rapporto personale della morte con la sua falce, ed il suo lavoro di mietitore di anime a “tempo indeterminato”, la stanchezza e la monotonia di un’occupazione che non lascia spazio alla pensione, ma nello stesso tempo evidenzia il rapporto della morte con il progresso e l’innovazione.
La morte anticipa il suo arrivo per mezzo di lettere scritte, tutte sigillate in una graziosa busta viola, oppure per mezzo di posta elettronica certificata e per e-mail, tuttavia, nonostante la modernità anche la morte non fa più notizia, infatti, codesta cerca di rendere la sua attività più dinamica del solito, solamente la notizia di un giovane violoncellista, irreperibile alle sue missive gli regalerà un brivido d’entusiasmo.
D'altronde, come diceva Paul Valéry: “la morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile”.
Secondo
il mio punto di vista: le intermittenze della morte è il mio primo libro di José Saramago, inizialmente ho
pensato ad un errore di stampa, una svista da parte dell’editore, poiché, mi
sono trovato davanti a maiuscole dopo le virgole, periodi che si perdono senza
capire chi parla con chi, nomi e cognomi con le iniziali minuscole, virgolette
assenti durante i dialoghi.
Ancora una volta, l’incomprensibile ed il difforme spaventa, ma Saramago compie tali “errori” apposta per distinguersi dagli altri scrittori e confondere il lettore, in realtà è come se ci prende per i fondelli, perché lui conosce benissimo i suoi errori ma tutto ciò rientra nel suo stile.
Mi sono chiesto se Saramago avesse studiato giurisprudenza oppure scienze politiche, il suo stile oltre ad essere unico nel suo genere a livello grammaticale, appare scorrevole, piacevole ed argomentato abbastanza bene, tutto accompagnato da una buona dose d’ironia e di semplice logicità nei suoi chiari ragionamenti.
Invece, José Saramago non è né un avvocato e né un politico, le sue origini sono molto più umili di quel che sembra, ma quando si tratta di scrivere salvo peculiarità grammaticali incanta e sorprende anche il lettore più diffidente.
Ancora una volta, l’incomprensibile ed il difforme spaventa, ma Saramago compie tali “errori” apposta per distinguersi dagli altri scrittori e confondere il lettore, in realtà è come se ci prende per i fondelli, perché lui conosce benissimo i suoi errori ma tutto ciò rientra nel suo stile.
Mi sono chiesto se Saramago avesse studiato giurisprudenza oppure scienze politiche, il suo stile oltre ad essere unico nel suo genere a livello grammaticale, appare scorrevole, piacevole ed argomentato abbastanza bene, tutto accompagnato da una buona dose d’ironia e di semplice logicità nei suoi chiari ragionamenti.
Invece, José Saramago non è né un avvocato e né un politico, le sue origini sono molto più umili di quel che sembra, ma quando si tratta di scrivere salvo peculiarità grammaticali incanta e sorprende anche il lettore più diffidente.
Conclusioni: nell'insieme il romanzo mi ha coinvolto,
sorpreso oltre ogni mia aspettativa, intrattenuto fino all'ultima pagina.
Dopo aver letto le intermittenze della morte, sono curioso di leggere Cecità, Il Vangelo secondo Gesù Cristo e Caino, senza volerlo Saramago ha conquistato la mia simpatia con la sua originalità, stilistica e grammaticale.
In realtà, il pensiero anticonformista e liberale di tale autore si evidenzia in molte delle sue opere letterarie, quindi se volete sorprendervi con letture fuori dall'ordinario, un Saramago dovete leggerlo assolutamente.
Dopo aver letto le intermittenze della morte, sono curioso di leggere Cecità, Il Vangelo secondo Gesù Cristo e Caino, senza volerlo Saramago ha conquistato la mia simpatia con la sua originalità, stilistica e grammaticale.
In realtà, il pensiero anticonformista e liberale di tale autore si evidenzia in molte delle sue opere letterarie, quindi se volete sorprendervi con letture fuori dall'ordinario, un Saramago dovete leggerlo assolutamente.
Vi lascio
con alcune curiosità e frasi estratte da questo splendido libro:
- “Senza morte, mi ascolti bene, signor primo ministro, senza morte non c’è
resurrezione, e senza resurrezione non c’è chiesa”;
- “Da parte nostra, chiesa cattolica, apostolica e romana, organizzeremo una
campagna nazionale di preghiere per implorare dio affinché provveda al ritorno
della morte il più rapidamente possibile per risparmiare alla povera umanità i
peggiori orrori,”;
- “Allora perché, Perché la filosofia ha bisogno della morte come le religioni,
se filosofiamo è perché sappiamo che moriremo, monsieur de montaigne aveva già
detto che filosofare è imparare a morire”;
- “Prima, al tempo in cui si moriva, in quelle rare volte che mi son trovato davanti a qualcuno che era deceduto, non ho mai pensato che la sua morte fosse la stessa di cui un giorno sarei morto io, Perché ciascuno di voi ha una propria morte, la porta con sé in un luogo segreto sin da quando nasce, lei appartiene a te, tu appartieni a lei ”.
Film
sulla morte:
- FinalDestination - film del 2000;
- Coco - film d'animazione del 2017.
Dettagli
sull’edizione italiana:
La
copertina: flessibile
Formato: Tascabile
Titolo: Le intermittenze della morte
Autore: Rita Desti
Lingua: Italiano
Traduttore: Giorgio Amitrano
Data di pubbl.: nona edizione 2020
Casa Editrice: Feltrinelli
Collana: Universale Economica
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 224
Formato: Tascabile
Titolo: Le intermittenze della morte
Autore: Rita Desti
Lingua: Italiano
Traduttore: Giorgio Amitrano
Data di pubbl.: nona edizione 2020
Casa Editrice: Feltrinelli
Collana: Universale Economica
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 224
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