lunedì 11 maggio 2020

Recensione di: lo Zahir di Paulo Coelho

Lo Zahir "è un pensiero che all'inizio ti sfiora appena e finisce per essere la sola cosa a cui riesci a pensare.” Questo quanto descrive nel retro copertina Paulo Coelho, "lo Zahir", il romanzo narra la storia di uno scrittore famoso, questo scopre che la moglie corrispondente di guerra, è scomparsa  senza lasciare traccia e senza alcuna spiegazione plausibile. Nonostante il successo e un nuovo amore, il pensiero dell'assenza della donna continua a tormentare il protagonista e gli invade la mente fino a gettarlo in un totale smarrimento. "E stata rapita, ricattata, o semplicemente si è stancata del matrimonio?" l'inquietudine che gli deriva è tanto forte quanto l'attrazione che lei continua a esercitare su di lui. La ricerca di lei e del significato della propria vita, porta lo scrittore dalla Francia alla Spagna e alla Croazia, sino a raggiungere gli affascinanti paesaggi desolati dell'Asia centrale. E ancora di più, lo allontana dalla sicurezza del suo mondo verso un cammino completamente sconosciuto, alla ricerca di un nuovo modo di intendere la natura dell'amore e il potere ineludibile del destino.

Secondo il mio punto di vista: sicuramente l'autore si rispecchia molto nel personaggio del libro è un opera autobiografica in parte, infatti, racconta la storia di uno scrittore dalla personalità molto combattuta, alla ricerca perenne di un proprio equilibrio che sostiene di trovare nella moglie ma per via di una serie d'incomprensioni e motivazioni varie, porta a trascurare la sua compagna, questa scompare dalla scena per via del suo lavoro come giornalista di guerra e lo scrittore si mette alla ricerca di se stesso, mascherata dalla ricerca della moglie.
Paulo Coelho non è riuscito a stupirmi come sempre mischia elementi di sacro e profano, il lettore è curioso di sapere se alla fine lo scrittore protagonista del libro ritroverà la moglie e lascerà perdere l'attrice Francese innamorata di lui, come sempre ci sono dei richiami a riti spirituali simili alle pratiche d'iniziazione del libro "le Valchirie" sempre di Coelho, appaiono richiami "all'alchimista" e "al cammino di Santiago".
Questo libro mette in pratica le sue teorie e l'esperienze precedenti, un amante del genere di Coelho apprezza indubbiamente, ottime le frasi profonde e di riflessione che fanno di lui più un profeta in quanto è stato definito anche tale dalla critica (così narra nel libro) anziché uno scrittore di una love story con l'irraggiungibile musa Esther, il punto focale del libro è la ricerca dell'amore come punto fermo per se stessi.
Conclusioni: se non avete acquistato questo titolo di Coelho non vi siete persi assolutamente nulla del resto, alcuni suoi libri precedenti e futuri della vostra libreria confermano il suo pensiero a livello concettuale sull'amore, fino alle sue concezioni mistiche e religiose tipiche dei suoi racconti.
Il mio consiglio è di immergervi nella lettura dello Zahir solo se apprezzate Paulo Coelho oppure acquistate un quotidiano, dal punto di vista culturale vi offre sicuramente di più.


La copertina: Rigida
Titolo: L'alchimistai
Autore: Paulo Coelho
Lingua: Italiano
Traduttore: Rita Desti
Data di pubbl.: 2005
Casa Editrice: Bompiani
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
pagine: 317

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