martedì 12 maggio 2020

Recensione di: La Sposa giovane di Alessandro Baricco

Uno dei grandi pregi di Alessandro Baricco è di creare personaggi ambigui, curiosi e fuori dall’ordinario, già ciò appariva nella figura di Elisewin, il pittore Plasson e lo studioso dei tramonti Bartleboom, ricordate Oceano mare, ebbene la Sposa giovane narra la storia di una giovane ragazza promessa in sposa al Figlio da tre lunghi anni, tale debito d'amore risale ad uno dei suoi viaggi d’affari in Sudamerica dove risiedono le umili origini della Sposa Giovane. La protagonista del racconto attraverso un cammino d’iniziazione sarà istruita per diventare una buona moglie, ed ovviamente non solo per quanto riguarda il galateo, lo stare a tavola ma anche sul come dare e procurarsi piace in vista della prima notte di nozze. Nel frattempo la Sposa giovane continua a nascondere il suo libro preferito: Don Chisciotte della Mancia in una casa dove leggere è vietato. La storia si svolge interamente fra le mura domestiche dove la Sposa Giovane attende il ritorno del Figlio, in compagnia del Padre, la Madre, la Figlia, e lo Zio acquisito Modesto nei panni del maggiordomo, tranne qualche uscita in paese per far visita al bordello ma scoprirete voi il motivo leggendo il libro.
Non mancano i colpi di scena relativamente alle origini della Madre, esperta maìtresse con un passato da dama da compagnia, il resto è da scoprire. Ad un certo punto giunge la voce che il Figlio è scomparso dal suo ultimo viaggio d’affari e non potrà più far ritorno, la Sposa giovane presa dal panico ripercorrerà in un certo senso le orme della Madre, per poi dopo una serie di vicissitudini e situazioni erotiche in compagnia di Modesto, ritroverà il suo promesso sposo, ma lui sarà in grado di riconoscerla?

Secondo il mio punto di vista: la Sposa giovane mi ha lasciato veramente sorpreso, sono solito immaginare i personaggi di Baricco per i loro ragionamenti e la loro visione del mondo al limite della logica, ma questo testo è soprattutto erotico, non siamo al livello degli Harmony, però lo scopo d’istruire la Sposa giovane in vista della luna di miele trova una sua risposta in due motivi di fondo: 1) La Sposa giovane proviene da una famiglia molto povera, dove il padre esercitava violenze sulla madre e le sorelle, così la nonna gli ha trasmessa un immagine dell’uomo pari ad un orco, ella stessa per evitare di essere a sua volta vittima delle violenze ha trascurato il suo corpo, per apparire trasandata e più simile ad un maschio, dato ciò ha ricevuto un messaggio distorto della sessualità, pari ad un atto orrendo, quasi peccaminoso, motivo per il quale con le indicazioni della Madre e della Figlia sarà rieducata;
2) In secondo luogo il romanzo descrive la storia d’amore fra il Padre e la Madre, ma su questo non voglio soffermarmi per non rovinarvi il piacere della lettura, però la Madre essendo un abile maìtresse si sente in dovere di trasmettere tutta la sua conoscenza alla Sposa giovane, un chiaro rito d’iniziazione in vista del suo matrimonio con il Figlio.
Nell'insieme la trama è scorrevole, il linguaggio non è particolarmente forbito, anzi appare semplice di facile comprensione, ed i personaggi non sono abbastanza scontati, per la prima volta Baricco mi ha dato l’impressione di non perdersi troppo nella descrizione dei luoghi, anzi sembra dare molto spazio all'emozioni dei personaggi; elementi essenziali incastonati in un quadro ben preciso.
Conclusioni: Quando ho acquisto la Sposa giovane non avevo grandi aspettative, Baricco lo conosco da un pezzo e l’apprezzo per i suoi racconti scorrevoli e particolarmente tecnici in alcuni tratti, oltre che per i personaggi sicuramente unici. Il libro mi è piaciuto, il testo è del 2015 ma credo che l’autore nel suo modo di comporre abbia fatto passi avanti rispetto i testi precedenti, la trama mi ha coinvolto però credo che il testo sia più indicato per un pubblico adulto e femminile, magari da leggere a casa quando si è soli lontano da sguardi indiscreti.
Curiosità: la copertina è dell’artista Contemporaneo Tanino Liberatore. Per chi volesse approfondire vi lascio la sua biografia tratta da Wikipedia e pagina Facebook ai seguenti link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Tanino_Liberatore https://www.facebook.com/liberatoretanino/


Una fra le citazioni del testo che hanno attirato la mia attenzione:

  • “Ricordo che per tutto il tempo non smise mai di parlarmi del corpo degli uomini, e del loro modo primitivo di desiderare, perché mi fosse chiaro che per quanto mi risultasse adorabile quel mescolarsi dei nostri corpi simmetrici, quel che voleva regalarmi era solo una finzione che mi aiutasse al momento giusto a non perdere nulla di ciò che il corpo di un uomo poteva offrirmi. Mi insegnò che non bisogna avere paura degli odori e dei gusti – sono il sale della terra, e mi spiegò che i volti cambiano, nel sesso, cambiano i lineamenti, e questo sarebbe un peccato non capirlo, perché con un uomo dentro, muovendosi su di lui, tu puoi leggergli in faccia tutta la vita, dal bambino al vecchio morente, ed è un libro che lui in quel momento non può chiudere. Da lei ho imparato ad iniziare leccando, contro ogni galateo amoroso, perché è un gesto servile e regale, di asservimento e di possesso, vergognoso e coraggioso – E non intendo dire che tu debba leccargli subito il sesso, si raccomandava, è la pelle che devi leccare, le mani, le palpebre, la gola – non pensare che sia un’umiliazione, lo devi fare come una regina, un animale regina. Mi spiegò che non si doveva avere paura di parlare, facendo l’amore, perché la voce che abbiamo quando facciamo l’amore è ciò che di più segreto abbiamo in noi, e le parole di cui siamo capaci l’unica nudità totale, scandalosa, finale, di cui disponiamo.” 


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