Non avevo mai letto nulla sul tema trattato da questo libro. Quel poco di cultura ed informazioni in mio possesso erano il frutto di seminari di diritto, seguiti al solo fine di acquisire crediti formativi per la professione forense. Poche testimonianze, tanta burocrazia e tecnicismi processuali, in una sola parola: noia. Solo adesso, leggendo “una stella a mezzanotte”, mi sono reso conto di quanto la questione sia realmente scabrosa e triste.
Secondo il mio punto di vista: Il libro è una perla da collezionare, una chicca da libreria dallo stile scorrevole e descrittivo, in alcuni frammenti si nota uno stampo prettamente giornalistico, per via dei fatti di cronaca narrati; tuttavia l’autrice lascia poco spazio al dialogo, preferendo trasmette chiaramente il messaggio sotteso della sofferenza e della violenza verso il gentil sesso.
La trama cammina da se, senza lasciare nulla in sospeso, il lettore è spinto dalla curiosità di sapere se la protagonista riuscirà a scoprire la tresca del compagno e poi a fuggire lontano da lui. Mentre accade tutto ciò, si può assistere silenziosamente ad una sorta di cambiamento interiore e di crescita di Vichy, prima per l’offesa subita che la fa maturare, ma soprattutto una volta deciso di scegliere la strada del perdono nei confronti del suo carnefice.
In particolare il testo ha evidenziato la violenza che silenziosamente provano le donne a causa dei loro compagni affetti da HIV, che le lasciano all’oscuro, infettandole di proposito, recando loro una sofferenza silenziosa, sebbene dicano di amarle così tanto profondamente. Si tratta di una violenza tacita e subdola che io non avevo mai considerato.
Alla fine del libro si evincono una serie di riferimenti alla bibliografia e sitografia, come dimostrazione del lavoro di ricerca e di cura svolto dall’autrice per la redazione del lavoro.
Da questa ricerca è nato un bellissimo testo ed io ne riconosco il valore ed il significato..
Conclusioni: La canzone di Luciano Ligabue recitava: “Le donne lo sanno che niente è perduto, che il cielo è leggero però non è vuoto, le donne lo sanno, le donne l'han sempre saputo”... infatti in quel cielo, anche di notte, c’è sempre “una stella a mezzanotte”, una speranza per tutte le donne che subiscono violenza sotto varie forme, al fine di uscire allo scoperto e denunciare i loro persecutori.
Consiglio questo libro a chi voglia approfondire questo tema e soprattutto a chi voglia entrare nel cuore e nella testa di una donna che vive tale profondo dissidio..
Vi lascio con alcune curiosità e frasi tratte dal libro:
- “Se potessi darti una cosa nella vita, mi piacerebbe darti la capacità di vedere te stesso attraverso i miei occhi. Solo allora ti renderesti conto di quanto sei speciale per me.” - Frida Kahlo;
- “Se qualcuno ti tradisce una volta è un suo errore; se qualcuno ti tradisce due volte è un tuo errore.” Eleanor Roosvelt;
- “Ogni volta l’amore ci salva dalla ferita del mondo” – Massimo Recalcati;
- “Si dice che i genitori non debbano essere considerati degli amici, i genitori dovrebbero istruire, educare al rispetto, erudire e insegnare regole di comportamento. Ci vuole assertività e autorevolezza e non autoritarismo. Il mestiere del genitore è il più faticoso del mondo, lo impari quotidianamente da solo, nessuno può insegnarti nulla da solo.”
Dettagli sull’edizione italiana:
La copertina: flessibile;
Titolo: Una stella a mezzanotte
Autore: Paola Tafuro
Formato: Brossura
Casa editrice: Pav edizioni
Collana: Woman obsession
Data pubblicazione: 27 ottobre 2020
Pagine: 136
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