sabato 24 ottobre 2020

Recensione di Riccardino di Andrea Camilleri

Era il 17 luglio del 2019 quando a Roma, il creatore del commissario più apprezzato e seguito dalla televisione, ci lasciava, consegnando all’umanità le sue opere letterarie. 
Uno scrittore che da sempre ha vissuto un rapporto burrascoso con il suo “commissario Montalbano”, perché lui voleva essere ricordato anche per altre sue opere.
La Sellerio Editore ha pubblicato due testi dello stesso “Riccardino”, un libro fa fede all’originale del 2005, mentre l’altro è una versione più aggiornata in “lingua vigatese o siculo stretto” del 2020, già dalla prefazione del libro si evince la grande amicizia fra Elvira Sellerio ed il maestro Andrea Camilleri, in effetti, se quanto riportato corrisponde a verità, la Sellerio Editore custodisce le ultime volontà del padre del commissario Montalbano.
Il testo inizia con una telefonata misteriosa ricevuta dal commissario Montalbano nella notte, da un certo “Riccardino” un attimo prima del suo omicidio, poche pagine dopo gli amici di “Riccadino Lopresti” saranno interrogati dallo stesso commissario, poiché furono gli ultimi a vedere e sentire la vittima.
Dalle indagini emergono numerosi particolari che legano gli amici: Alfonso Licausi, Gaspare Bonanno e Mario Liotta con l’assassinio di Lopresti, non mancano numerosi colpi di scena e personaggi bizzarri come la chiromante “Tina Macca”, ovviamente chi ha letto le precedenti indagini del commissario Montalbano e seguito la serie televisiva personaggi come: Fabio, Mimi Augello, Galluzzo e Catarella, gli saranno familiari.

Secondo il mio punto di vista: scrivere una recensione su questo libro non è per nulla facile, infatti, da una parte bisogna considerare che durante il racconto emergono le numerose intromissioni del suo autore per dialogare con lo stesso commissario Montalbano, dove per la prima volta il suo creatore cerca di guidare la sua stessa creatura nella risoluzione del caso. Per tale motivo il lettore avrà la strana sensazione che la trama segue un filo logico del tutto casuale come se non fosse scritta da Camilleri ma dal commissario Montalbano, quindi tale rapporto odio et amo fra il suo autore e personaggio appare senza ombra di dubbio fra le pagine del libro.
La scelta della lingua in “vigatese o in siculo stretto” può apparire bizzarra ed estranea ad un non siciliano, comprese alcune espressioni tipiche della “sicilianità”, io stesso mi sono dovuto concentrare per leggere il testo per comprendere ogni sua espressione e significato.
La trama, al pari degli altri testi è molto articolata e appassionante, ovviamente, in pieno stile Camilleri, il lettore è talmente preso dalla lettura da voler svelare sia il rapporto fra il commissario Montalbano ed il suo autore, sia la risoluzione dell’indagine e l'arresto dei suoi responsabili.
Attenzione c’è da fare una precisazione, tempo fa leggendo “a ciascuno il suo” di Leonardo Sciascia, nell’introduzione del testo editore Adelphi, vi era una lettera di Italo Calvino, sostenendo che nella cultura siciliana il giallo non esistesse, motivo per cui per i siciliani il giallo non è un giallo.
Fatta tale premessa, “Riccardino” per certi versi potrebbe rientrare nel genere giallo, poliziesco, ma dall’altra parte non si può escludere che certi avvenimenti, di lupara bianca, di omertà, di sospetto, in Sicilia avvengono da sempre: i siciliani rimangono uomini d’onore ma diffidenti e con una visione del mondo che può sembrare tipica di un poliziotto, allora questo spiega perché in realtà la sicilianità è un modo di vivere e percepire i fatti.
Infine ultimo punto che mi preme evidenziare è lo stato d’animo di Camilleri al tempo in cui fu scritto questo testo, l’autore appare stanco, sente il peso dell’età, questo si riflette sulla sua creatura, che al confronto con il dinamico e brillante commissario della serie televisiva, appare stanco anche lui.

Conclusioni: sicuramente per chi ha letto le altre avventure del commissario Montalbano, saprà cogliere con occhi più esperti la differenza con il Montalbano di “Riccardino”, definito da molti un personaggio irriconoscibile, bisogna da ultimo considerare le intromissioni di Camilleri nei dialoghi con con il suo personaggio, al solo fine di riordinare le file dei pensieri confusi del suo protagonista, anche se poi la storia scorre naturalmente con una piega tutta sua.
Tuttavia, “Riccardino” potrebbe essere il primo oppure l’ultimo dei libri di Camilleri in mano ad un lettore, perché nell’insieme, allo stile, alla trama, alle parole usate, all’originalità e al genio, rendono questo libro un opera unica.


Vi lascio con alcune curiosità e frasi estratte da questo splendido libro: 

  • “Ha detto che quel giovane ferma un carro armato.   
    Ma il giovane in realtà non è in grado di fermare niente e il carro armato non potrebbe fermarsi da solo. Il carro armato viene fermato dal soldato che ne è alla guida è che noi non vediamo perché è all’interno del suo mezzo.
    Ecco, a me interessa questo soldato invisibile ma esistente che in quel momento, disubbidendo a un ordine ricevuto, compie un atto di coraggio almeno pari a quello del giovane dritto e fermo di coraggio almeno pari a quello del giovane dritto e fermo davanti al suo carro armato.”;

  • “Salvo, la facenna sta completamenti arriversa. Sono io che informo te, e non capisco perché ti ostini a credere che sei tu a informare me. Questa storia di Riccardino io la sto scrivendo mentre tu la stai vivendo, tutto qua”;

  •  In copertina c’è il giocoliere di Pippo Rizzo artista futurista siciliano;

  • Per chi volesse leggere ulteriori approfondimenti sul testo può visionare il seguente link:
    https://www.sistemacritico.it/2020/07/22/riccardino-lultimo-montalbano/ 

  • A questo link: https://www.lasiciliadimontalbano.com/wp/?p=2676
    è possibile vistare un tour virtuale alla scoperta dei luoghi, delle tradizioni, del folklore della Sicilia vista nella fiction Il Commissario Montalbano.;

  • Le 3109 parolacce usate da Montalbano, al seguente link: https://www.parolacce.org/2020/09/06/statistiche-turpiloquio-montalbano/  

Dettagli sull’edizione italiana:

La copertina: versione copertina flessibile
Titolo: Riccardino
Autore: Andrea Camilleri
Lingua: Italiano
Collana: edizione speciale fuori collana
Data di pubbl.: Luglio 2020
Casa Editrice: Sellerio editore
Genere: Thriller
Pagine: 292

 

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