domenica 23 agosto 2020

Recensione di: la risalita di Colapesce di Giuseppe Staiti

Mistero, mito e leggenda sono gli ingredienti segreti di Giuseppe Staiti, autore del libro la risalita di Colapesce, se poi aggiungiamo anche un pizzico di originalità e mistero si ottiene il libro che ogni amante del genere fantasy vorrebbe avere fra le mani.
In un luogo  chiamato Trinakria, ed in un tempo lontano un pescatore di nome Nicola ma soprannominato da tutti Cola è tormentato da strani sogni, di cui uno legato ad un castello e ad un monarca. Il pescatore in cerca di risposte e su indicazione degli amici  Grifone e donna Mata è inviato dal saggio Orione, un anziano signore recluso da tempo. Quest’ultimo parla con la lingua dei Cantastorie ed il mistero diventa più fitto.
Cola ricorda poco del suo passato e senza saperlo si ritrova coinvolto in una guerra di secessione fra due fazioni opposte: le Mazze e la FED quest'ultima guidata dal Re Uzeta.
Al fine di liberare il regno di Trinakria e porre fine alle ostilità Cola inizia la ricerca di alcune reliquie magiche e leggendari, prima in compagnia di Tifeo un cavallo parlante e poi di una donna di nome Aretrusa che in realtà è una principessa.
La storia prosegue fra colpi di scena ed altarini che vengono svelati una pagina dopo l’altra fino alla soluzione del puzzle e del misterioso passato di Colapesce.

Secondo il mio punto di vista: Giuseppe Staiti ha il merito di aver riunito un’opera di fantasia, la cultura folklorica, i miti e le leggende popolari della sua terra natia, la Sicilia. Infatti alla fine del romanzo si trovano i riferimenti al mito di: Tifeo, Mata e Grifone, Orione, Don Arcaloro, Persefone, Liotru, Alfeo, Ibla, Dafni, Echenaide e tanti altri.
Non mancano anche i riferimenti bibliografici a culti e miti dell’antica Sicilia, a leggende ed a racconti popolari, ed anche i richiami alla storia di Colapesce.
Un libro frutto della fantasia del suo autore ma con il grande pregio di avere alle spalle un lavoro di ricerca, di documentazione, di analisi e di selezione del materiale storico e culturale, sotto questo aspetto “La risalita di Colapesce” è molto più di un semplice libro per bambini, anche se adatto ad ogni età.
Lo stile narrativo è semplice e scorrevole, anche i dialoghi sono brevi ed inseriti nel giusto contesto, la lettura cammina da sola, anche se all'inizio la storia può sembrare un poco noiosa, dopo il primo capitolo gli eventi corrono fugaci e la trama è incalzante, arricchita di elementi fantastici nuovi con il tratto caratteristico dell’avventura. Personalmente mi ha preso parecchio la parte in cui il protagonista insieme alla principessa Aretrusa cercava una spada leggendaria, in quel momento ero particolarmente curioso di come si fosse evoluta la vicenda.
Anche l’emozioni dei personaggi si evincono con un forte senso di nostalgia e di frustrazione di quel che in passato era stata la Trinakria, ricordi lontani tormentano i personaggi di Giuseppe Staiti ma che il lettore percepisce con affetto.

Giudizio finale: il punto di forza del libro “La risalita di Colapesce” non è la storia fantastica ma le parole in siciliano per non dire in dialetto, che evidenziano il richiamo alla tradizione popolare, tale elemento caratterizza il testo come un’opera unica.
Sinceramente il libro mi ha preso parecchio, il suo autore è stato in grado di sorprendermi ed intrattenermi con una storia fantastica, avventurosa, misteriosa e avvincente. 
Perciò, mi sento libero di consigliare questo libro, vi conquisterà.


Vi lascio con alcune curiosità e frasi estratte da questo splendido libro:

  • “Sembra che a questo mondo siano tutti impegnati verso solo un obiettivo: dimenticare. Quindi qualcuno, per quanto perseguitato possa essere, deve farsi carico dell’impegno di ricordare.”;

  • “Credere che i grandi eroici, gesti, possano salvare il mondo, nella loro unicità capace di fare la differenza. Ma il mondo cerca sempre di conservare la sua inerzia e non basta mai un singolo gesto, a volte neanche la somma di tutti i gesti di una vita a fargli cambiare direzione.” 

Dettagli sull’edizione italiana:
La copertina: flessibile
Lingua: Italiano
Collana: La fantasia
Data di pubbl.: 2019
Copertina: illustrazione di Fabio Franchi
Casa Editrice: La Feluca Edizioni
Genere: Narrativa Fantasy
Pagine: 157

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